Inscription : 16 Déc 2002 5:46 Message(s) : 352 Localisation : Andalousie
|
Piccolo riassunto del sito
Fu nel 1969, che Georges Rétif de la Bretonne, scrittore e giornalista oggi scomparso, si pone la domanda: “Dove riposa Napoleone ?” - Perchè questa domanda ?
Si può dire che tutto incomminciò a causa della maschera mortuaria di Napoleone che si trova agli “Invalidi“ di Parigi, questa maschera che il Dottor Antonmarchi, medico di Napoleone, fece in persona ed è definita come la unica presa dopo la morte dell’Imperatore. Però guardandola bene, egli nota che non rassomiglia affatto al Napoleone descritto dai vari testimoni, tanto francesi come stranieri, che l’hanno conosciuto ed accompagnato nella sua ultima dimora. Se questa maschera che le autorità pretendono essere la maschera di chi risposa nel mausoleo di porfido e che non rassomiglia a Napoleone, allora chi riposa veramente in quel luogo? (vedere su questo sito “Le Maschere mortuarie”)
Leggendo e rileggendo le testimonianze dei presenti del 1821 e del 1840, Rétif de la Bretonne scopre delle incongruenze nei loro relati. - Il corpo di Napoleone sepolto nel 1821, verrà descritto dai medici che assistettero al Dottor Antonmarchi nell’autopsia come grasso ed obeso, stato difficile da ammettere quando si parla di cancro dello stomaco. - I presenti, intimi testimoni della sua ultima vestizione, narrano in dettaglio tutto il rito seguito per seppellire con gli onori protocolari l’Imperatore (uniforme, decorazioni, cordoni, placchi ecc. senza dimenticare i vasi d’argento che rinchiudono il cuore e lo stomaco del defunto) - Nel 1840 durante l’esumazione i loro relati presentano però delle differenze piuttosto notevoli. (vedere su questo sito : “l’Esumazione del 1840”.
Questo susseguirsi di dettagli mette in moto delle tesi che Rétif de la Bretonne pubblicherà nel 1969, alle Editions Jérôme Matinaux de Paris, in un libro che porta un titolo piuttosto percuotente: “Anglais rendez-nous Napoléon” (Inglesi rendeteci Napoleone - libro ormai esaurito). Inutile di dire che le sue tesi furono automaticamente respinte e beffate dai puristi napoleonici. Il deridere dei napoleonici tradizionalisti stretti fecero sì che Retif de la Bretonne continuò indagando malgrado le beffe e gli insulti. Purtroppo la morte lo raggiunse troppo presto.
Però !
Un giovane appassionato, Bruno Roy-Henry, specialista dell’epoca rivoluzionaria e napoleonica e amministratore di questo sito, riprende, alla fine degli anni novanta, le ricerche incomminciate da Georges Rétif de la Bretonne. Nel frattempo un medico svedese lanciò una tesi, ripresa poi da Ben Weider : Napoleone è morto avvelenato. Su queste deduzioni verranno fatte, in differenti laboratoi, analisi tossicologiche ed anche in questo caso, gli ultra si scandalizzarono Bruno Roy-Henry pubblica nella conosciutissima rivista francese “Historia” articoli su queste differenti tesi e fa conoscere le sue investigazioni che si fanno sempre più precise e più profonde. Nel 2000, pubblica un libro : “NAPOLÉON , L’énigme de l’exhumé de 1840” - Éditions L’Archipel, nel quale mette in rilievo i risultati delle sue ricerche :
1 ) Le false maschera mortuaria che scatennarono tutto. 2) I risultati delle ricerche tossicologiche, da parte di scientifici neutri, per dimostrare che Napoleone fu avvelenato. 3) La ricerca di prove per dimostrare che la salma esumata nel 1840 non è quella di Napoleone e che Napoleone non è sepolto agli “Invalidi”.
Inutile di dire che queste tesi, dibattute più volte nei “media”: televisione, radio e stampa sono state combattute dagli “ ultra napoleonici” con scherno, aggettivi umilianti e diffamazione chiara. Bruno Roy-Henry ha osato dare un calcio nel formicaio che da troppo tempo si béa all’ombra di Napoleone.
|
|